Mostra mineralogica


Da Sabato 5 maggio a Domenica 13 maggio 2018 nell'Aula Magna dell’Istituto si svolgerà una mostra mineralogica di alto valore scientifico con importanti campioni provenienti da collezioni pubbliche e private. L'esposizione mineralogica è  organizzata da:

 

  • Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze, Sezione Mineralogia e Litologia;
  • Centro Studi Geominerari Luciano Holzner;
  • GMF (Gruppo Mineralogico Fiorentino);
  • AMF (Amici Mineralogisti Fiorentini).

 

La mostra si articola in quattro esposizioni con contenuti diversi:

 

  1. Solfuri e Solfosali della collezione Carlo Gramaccioli

La collezione Gramaccioli conta circa 7000 campioni ed offre una vasta panoramica mondiale sui minerali rari e contiene campioni di eccezionale interesse estetico, tra essi sono stati scelti per questa esposizione 32 importanti e bei campioni appartenenti alla classe dei "SOLFURI e SOLFOSALI". Carlo Maria Gramaccioli (Milano, 1935 - Milano, 2013} è stato dal 1980 al 2009 professore ordinario di Chimica Fisica per le scienze geologiche all'Università di Milano ed è coautore della scoperta di 25 specie minerali nuove; con suo nome è stata denominata una nuova specie minerale: la  Gramaccioliite-(Y}.

 

  1. Solfuri della Collezione Lito-Mineralogica del Museo di Storia Naturale, Mineralogia e Litologia di Firenze

Una significativa scelta di magnifici campioni di solfuri italiani e stranieri appartenenti alla collezione Lito­ Mineralogica del Mu eo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze contribuiranno ad arricchire dal punto di vista scientifico, estetico e di visibilità la mostra precedente, accrescendone la spettacolarità e contribuendo C(?SÌ, in modo determinante, al raggiungimento dellefinalità individuate.

 

  1. Minerali della Caldera di Sacrofano (30 Km a nord di Roma) - (collezione Allori-Ceccantini)

Con i minerali di questa località entriamo nell'affascinante mondo della micromineralogia: quelli che sembrano insignificanti campioni visti al microscopio assumono colori e geometrie spettacolari; per questo la mostra è corredata di foto fatte al microscopio, di un televisore in cui si possono vedere le immagini fortemente ingrandite e di un microscopio attraverso il quale sarà possibile sperimentare di persona questo mondo sconosciuto. La Caldera di Sacrofano iniziò la sua attività circa 600.000 anni fa e rimase in attività fino a quando, per il collasso della parte sommitale del vulcano, si produsse la grande caldera sul cui bordo oggi sorge l'abitato di Sacrofano. Questa località è caratterizzata dalla presenza di circa 70 specie minerali (per 8 di essi è la località tipo). La collezione Allori­ Ceccantini (25.000 campioni) èfrutto di decenni di accurate ricerche nel Lazio e nella Toscana. Roberto Allori ha inoltre trovato una nuova specie minerale a cui è stato attribuito il suo nome (Alloriite).

 

  1. I minerali fluorescenti della miniera di Boccheggiano

Questa mostra, altamente spettacolare, mette in risalto il fenomeno della luminescenza (fluorescenza efosforescenza) proprio di alcuni minerali che, sotto eccitazione di luce ultravioletta, hanno la capacità di emettere specifiche tonalità di luce colorata. L'area di Boccheggiano, importante centro di attività estrattive delle Colline Metallifere, rappresenta una delle più significative località italiane per il reperimento di minerali luminescenti. I minerali di Boccheggiano sono stati studiati nel dettaglio dal Centro Studi Geominerari Luciano Holzner, che ne ha definito le caratteristiche mineralogiche, geochimiche e di spettrofotoluminescenza. In particolare è stata individuata una rara varietà di aragonite, di cui questa zona è esclusiva località mondiale. I minerali esposti provengono sia da collezioni private che da quella del Centro Holzner.

Per le classi dell'Istituto è possibile prenotare visite guidate secondo quanto indicato nella Comunicazione 260/18.